The End of the F***ing World: la fine di una serie tv strana

Avevo detto ieri su Facebook che avevo iniziato la serie tv di cui stanno parlando praticamente tutti in questo periodo: The End of the F***ing World e che non ero sicura se mi piacesse o no. E a un giorno dalla fine di questa serie, non saprei ancora rispondere. Perché all’inizio ti sembra una serie tv strana e non puoi fare a meno di vedere come andrà a finire.

“L’ho appena finita, l’ho guardato come se fosse un film lungo circa 3 ore. E secondo me dovrebbe essere visto così perchè i primi 2 episodi sono da introduzione, poi dal 3-4 in poi parte la storia vera e propria fino ad arrivare al 7 dove si calmano un po’ le cose per poi darti il colpo finale con l’ultimo episodio. Si svolge come se fosse un film. E all’interno di ogni episodio possiamo vedere che inizia con calma fino al momento di massima che si raggiunge negli ultimi minuti. Non ho trovato pesante guardarlo tutto d’un fiato. All’inizio direi che ero un po’ scettica per i personaggi estremizzati poi piano piano inizi ad amarli nonostante facciano cose sbagliate.” è quello che ho scritto appena ho finito di guardare The end of the f***ing world.

Ma partiamo dall’inizio

Che cos’è The End of the F***ing World?

The End of the f***ing world è composta da 8 episodi della durata di 20 minuti ciascuno, disponibile su Netflix, ma prima era stata mandata in onda sul canale britannico Channel 4. Questa serie è basata sul graphic novel di Charles Forsman e tratta di due ragazzi adolescenti che intraprendono un viaggio. Lui è uno psicopatico, si definisce lui stesso così appena all’inizio del primo episodio. Lei direi che è più psicopatica di lui. Entrambi sono accumunati dalla voglia di scappare via dal loro paese e dalle loro famiglie disastrate, il che li porterà a fare una sorta di viaggio di formazione, o meglio chiamarla fuga. Perché sì, questa storia di formazione adolescenziale assumerà dei toni da black comedy.

https://youtu.be/mlasIfcloNE

The end of the f***ing world è una serie tv su due teenagers in fuga che hanno dei caratteri estremizzati e difficili, sono delle caricature.

James (Alex Lawther) è un ragazzo di 17 anni che si definisce psicopatico con dei seri problemi mentali, cerca di provare emozioni infliggendosi dolore  a se stesso e causandone agli altri. Alyssa (Jessica Barden), invece, è una ragazza arrabbiata con tutti, che se la prende con la madre per le poche attenzioni e per il fatto di aver sposato un idiota, vuole a tutti i costi ricongiungersi con il padre.

Ci sarà una seconda stagione di The end of the f***ing world?

La serie finisce con un finale aperto, di cui non vi dirò di più per non fare spoiler. Come per ogni serie di successo, c’è chi si interroga in rete sulla possibilità di una seconda stagione. Su questo si è espresso il protagonista Alex Lawther: “Non sappiamo, aspettiamo e vediamo. Il fumetto finisce con la fine della prima stagione ma vi confesso che mi piacerebbe vedere Charlie (Covell, la sceneggiatrice, ndr) dare libero sfogo alla sua immaginazione. È così brillante“.

Io come ho già detto per 13 Reasons Why, sono sempre contraria per una seconda stagione fatta tanto per guadagnarci su, sarei d’accordo solamente se un’altra stagione ha motivo di esistere e se aggiungerà qualcosa in più alla serie.

 

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